C’era un italiano, un tedesco, un francese. Così iniziano mille vecchie barzellette. C’era il calciomercato, il 2016, Igli Tare.

Inzaghi al telefono: – Me serve un esterno-

Lotito rispose: – E che lu- kaku?

Tare: – Eccolo, Jordan Lukaku-.

In questo momento dove è l’incertezza sul futuro a farla da padrona, non ci siamo comunque dimenticati di Jordan Lukaku, un nome che risuona nella mente come un rimbombo lontano.

Luuukakuuuuuuuuu
e non è un piccolo particolare, anzi, è un dettaglio peso massimo.

La sua nostalgia si era fatta sentire soprattutto nelle ultime partite, quando, dopo l’infortunio di Lulic, la fascia sinistra era stata ereditata da Jony. Per carità, nulla contro lo spagnolo, ma  è impossibile negare l’utilizzo primario del “velociraptor belga”, ovvero il ruolo di spaccapartite vecchia maniera.
Spaccapartite perché, diciamocelo chiaro, non reggerebbe 90 minuti e qui trovava il suo protagonismo: quando in campo gli altri iniziavano a camminare lui invece scaldava i motori.
Molte volte inserirlo a gara in corso si era rivelata la mossa vincente. Vedere la finale di Supercoppa 2017.

Se qualcuno avesse trovato un abracadabra per non farlo infortunare, avrebbe potuto spodestare Marusic migrando a destra, oppure far rifiatare il capitano. Difensivamente parlando ha dei limiti enormi, però corre… Corre .. correeeee… Quando sta bene, pochi minuti a stagione.

LA SPARIZIONE DI JORDAN

Avanti e indietro, Paideia andata e ritorno. I problemi fisici non lo hanno mai lasciato in pace.
Colpa delle ginocchia e di una stazza extra large anche se, ad essere sincera, fuori lo stadio lo incontrai nel 2018 e non è poi l’uomo grosso che sembra in TV.
Jordan ha affrontato un vero e proprio calvario: due operazioni ad inizio 2019 eppure la sua carriera non riesce a decollare. Un giocatore di cristallo al contrario del blasonato fratello Romelu.
Sembra sempre sul punto di….e poi…”out” e non è più una novità.

Da quando è alla Lazio, 2016, ha visto più volte Paideia che il campo.
Sarà colpa della muscolatura possente che gli crea dei sovraccarichi alle ginocchia, io non sono un medico e butto ad indovinare percorrendo l’ipotesi che c’hanno velatamente propinato.
Il problema principale sta tutto qui,  le due operazioni non hanno risolto il guaio.

Non ci sono mai aggiornamenti o bollettini medici, non sappiamo se stia bene o male, o in quale unità di misura corrispondono i tempi di recupero, se misurano in giorni/settimane/mesi. 

La terapia è stata ripresa più volte ma, da quello che abbiamo visto, anzi non visto, oserei affermare che forse non funziona poi troppo.

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Ultimi aggiornamenti sono arrivati e non raccontano buone nuove.
Il calvario di Jordan non è ancora finito. L’esterno non riesce a mettersi alle spalle i problemi alle ginocchia ed è volato nuovamente in Belgio per proseguire le cure.
Attenzione, non è stata una fuga e non si deve confondere come tale perché il viaggio era stato concordato con il club capitolino prima che venissero attuate le misure di sicurezza per l’emergenza Coronavirus. Jordan non era a Formello antecedentemente al 9 marzo.

FUTURO

Un calciatore finito al buio delle cronache rimane difficilissimo da piazzare.
Ricordiamo l’esperienza col Newcastle, -Ao’ semo riusciti a cederlo-,  invece il club British fiuto’ la bufala a chilometri e lo rispedì immediatamente al mittente.
Bye bye  Premier League. Anche stavolta nessuno fece chiarezza sul motivo della non idoneità riscontrata durante le visite mediche in Inghilterra.

– L’hanno beccato ar MC Donald-.
… Si è ironizzato per giorni.
Da quel momento però,  le articolazioni di Jordan sono peggiorate fino ad arrivare alla scelta drastica di una doppia operazione.

L’ ipotesi è la cessione in estate. Non si sa quando tornerà a Roma, quel che è certo è che al suo rientro dovrà restare 14 giorni in isolamento, poi, ginocchio permettendo, potrà tornare a giocare.
Progetti a breve termine, ma la Lazio sta pensando al futuro.
Come raccontato dal Corriere dello Sport finirà  sulla lista dei partenti in estate. 

Tare crede in lui, il giocatore è stato aspettato, però la misura inizia ad essere colma, i problemi sussistono e Simone Inzaghi ha bisogno di sicurezze.
Lukaku ha un contratto in scadenza nel 2023, cederlo non sarà facile e la pista percorribile è allora quella di un prestito con diritto di riscatto.

Che sia arrivato il  stagione con la casacca della Lazio dopo quasi non averla mai indossata? 

Io che farei? Fantasticando su un mondo libero da coronavirus, con la gente in strada che torna a vivere, immagino che bello se un velociraptor tornasse a bruciare la fascia come nella Supercoppa 2017, magari aiutandoci a conquistare un altro trofeo e sempre contro la Juventus.

Jordan, dopo la quarantena anche te puoi tornare a circolare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *